Di cosa sa lo spazio?

Lo sniffoscopio in azione. Credit: futurama.wikia.com

Cosa sentiremmo se avessimo lo sniffoscopio di Futurama? Nella serie dicono che Giove odora di fragola, e fortunatamente ci risparmiano di sapere di cosa sappia Urano (o Uretto, come lo chiameremo dal 2620). Seriamente, però, che odore ha lo spazio?

Breve parentesi: gli odori sono fatti da molecole, a volte molto complicate, che fluttuano nell’aria fino a raggiungere il nostro naso. Lì ci sono recettori specializzati nel riconoscere queste molecole e trasmettere segnali elettrici al cervello. La vera magia è come il cervello trasforma i segnali elettrici nella percezione dell’odore, e in sensazioni, sentimenti e ricordi che proviamo quando lo sentiamo.

Ok, chiusa parentesi. Però, come fa notare Cubert in un altro episodio: “Gli odori sono fatti di particelle che non possono attraversare il vuoto dello spazio”, e, purtroppo ha ragione. Lo spazio, di per sé, non ha odore.

Ma non vuol dire che non ci siano odori da sentire quando siamo nello spazio!

Il Comandante Chris Hadfield racconta che, in orbita, non si sentono molti odori perché la mancanza di peso fa sì che [wp_colorbox_media url=”https://www.youtube.com/embed/fQ9WtSnFzcY” type=”youtube” hyperlink=”astronauti e cosmonauti”] abbiano praticamente sempre il naso tappato.

Nonostante questo, dice, alcuni raccontano di sentire odore di bistecca bruciata o polvere da sparo a volte, specialmente nella camera stagna al rientro dalle passeggiate spaziali. Alcuni altri raccontano di un odore metallico ma piacevole, simile a fumi di saldatura o ozono bruciato (qualunque cosa significhi). Un’ipotesi è che alcune particelle rimangono nella camera stagna quando viene chiusa oppure si attaccano alle tute spaziali.

Non è da escludere che le intense radiazioni solari generino qualche molecola inusuale per i nostri nasi terrestri (tipo azoto o singoli atomi di ossigeno). Il nostro cervello, un po’ confuso, prova ad associarli alla cosa più simile che trova. A quanto pare, quella cosa è [wp_colorbox_media url=”http://i.imgur.com/017mHjz.gif” type=”image” hyperlink=”fumi di saldatura”].

Con sei persone sempre a bordo, poi, la Stazione Spaziale Internazionale potrebbe sviluppare [wp_colorbox_media url=”https://www.youtube.com/embed/QbFKSwXMJ3I” type=”youtube” hyperlink=”ogni genere di odore”]. A bordo, però c’è un complesso sistema di condizionamento che lascia un odore relativamente sterile, che Hadfield descrive nel suo libro:

Pulito, come un laboratorio ordinato, con una nota di macchinari. Nel settore russo c’era anche qualcos’altro, una sottile traccia collosa, come odore di falegnameria.

 

Foto copertina: Enjoy the day, CC-BY-NC-ND Henti Smith, via Flickr. Some rights reserved.

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